Alla Fiera di Scandicci si saprà come potrebbe essere la futura piazza Togliatti

31 Agosto 20213min820
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Le aspettative da parte degli scandiccesi sono consistenti, perché, è superfluo dirlo, piazza Togliatti rappresenta una tessera di grande significato nella composizione del mosaico che dà, e darà, un’identità a Scandicci.

Come in molti sapranno, quella superficie – che urbanisticamente parlando fa da simbolico trait d’union fra la Scandicci contemporanea di piazza della Resistenza e la Scandicci ottocentesca di piazza Matteotti – sta per andare incontro a una profonda trasformazione, che la porterà ad accogliere fra l’altro due silos, un edificio da otto piani e un parcheggio al suolo. Le linee guida, le intenzioni progettuali per il nuovo volto della piazza saranno spiegati dal Comune durante la prossima Fiera di ottobre tramite eventi ad hoc, ma intanto il vicesindaco Giorgi ha anticipato a La Nazione i tratti principali che un giorno – i cantieri potrebbero essere aperti entro il 2024 – potrebbe avere quello spazio cittadino.

Si viene intanto a sapere che il progetto prevede uffici e aree commerciali, che “significano lavoro e posti di lavoro”, dice il vicesindaco. Al quotidiano Giorgi spiega anche che la piazza, attualmente “un grande parcheggio che i cittadini non vivono se non il sabato quando c’è il mercato”, su 18mila mq totali avrà 13mila mq di verde e spazi fruibili da tutti, oltre a “1000mq di residenziale in un palazzo di otto piani all’incrocio tra via Foscolo e via Pascoli, a uno spazio commerciale da 2000 mq sul lato di via dei Rossi e a una tettoia per il mercato rionale e per i banchi di alimentari del sabato. Gli altri banchi del mercato settimanale – dice ancora Giorgi a La Nazione – saranno sistemati nello spazio aperto della piazza”.

Sul delicato tema dei parcheggi è stato detto che ne è previsto “uno a terra da cinquanta posti auto e due silos completamente automatizzati, con elevatori e meccanismi automatici che sistemano le vetture, alti sei piani, uno da 600mq e un altro da 1000 mq dalla parte di via Turri, per un totale di altri quattrocentocinquanta posti auto“.

Insomma, il progetto c’è, ma è verosimile che trovare un’intesa con le forze politiche d’opposizione – e forse con una fetta di cittadinanza non del tutto convinta dell’opportunità di questa trasformazione – non sarà cosa semplicissima.


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