B-cargo: bici cargo, made in Scandicci, sostenibili e praticissime

14 Aprile 20206min4985
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B-cargo: bici cargo, made in Scandicci, sostenibili e praticissime

B-cargo è una giovane start up che si occupa di mobilità sostenibile, ideata e realizzata a Scandicci, ma con la potenzialità di portare il Made in Italy nel mondo: produce biciclette cargo, appunto, fatte completamente in Italia, anzi per la maggior parte dei componenti proprio a Scandicci. Sicuramente qui viene fatto l’assemblaggio finale ad opera del giovane fondatore, e artigiano tuttofare, Giacomo Pratellesi.

Giacomo ci racconta com’è nata l’idea e quali sono stati i primi passi, anzi le prime pedalate, di B-cargo. 

«Tutto parte da un’esigenza personale. Ho sempre usato molto la bicicletta, specie per andare al lavoro, sentendo forte il bisogno di avere uno spazio per trasportare delle cose. Chi usa la bici come mezzo di trasporto, e non solo per hobby, ha perlopiù questa necessità: avere una sorta di “bagagliaio integrato”. Da qui l’idea di una bici che mettesse il portapacchi al centro del proprio concept». 

Dall’idea alla realizzazione concreta il passaggio è stato breve. Prosegue Giacomo: «Ho provato a costruirmene una e, quando ci sono salito, mi sono detto: come ho fatto finora senza? E quindi l’avventura di B-cargo è iniziata. Il vano-cargo è un’esigenza, più o meno latente, di quanti attualmente impiegano la bici per spostarsi negli spazi urbani e di tutti quelli che aspirerebbero a farlo – prosegue Giacomo -. È una vera e propria rivoluzione nell’uso della bici: là dove non si poteva usarla per fare la spesa, con B-cargo si può, caricando anche cose ingombranti; se ci sono bambini da portare con sé, B-cargo è adatta anche al loro trasporto». 

Questa bici speciale, infatti, dai primi prototipi realizzati interamente da Giacomo nel suo garage-officina, si è fatta nel tempo più completa, accessoriata e soprattutto dotata di un bagagliaio sempre più spazioso, che soddisfacesse anche le esigenze dei genitori per il trasporto dei piccoli. Nel progredire col lavoro, le B-cargo si sono evolute sempre più, con sempre maggiore attenzione ai particolari. Per esempio, il cassone è adesso realizzato con una macchina, non più manualmente, ma pur sempre da un artigiano di Scandicci, con una qualità davvero superiore. I sedili per il trasporto dei bambini sono in una speciale tela nautica resistente e bella. I telai sono fatti meccanicamente da un’officina specializzata. Siamo alla versione 4.0, ma Giacomo ha già in testa la 5.0 di prossima uscita.

«Viviamo in una società in cui tendiamo a ‘settorializzare’ il nostro tempo – spiega ancora -: il trasporto per andare al lavoro, quello per le compere, quello per lo sport. La bicicletta ci dà l’opportunità di fare più cose contemporaneamente: si fa esercizio fisico mentre ci si reca ovunque si vuole e si ottimizzano i tempi, risparmiando quindi in definitiva sui tempi stessi ed economicamente. I vantaggi sono molti e alla fine gli impedimenti pochi. Se si inizia ad usare la bici per quanti più spostamenti possibili, ci si rende conto che anche Scandicci e Firenze sono dotate di una loro rete di ciclabili, da perfezionare, ma funzionante. Non ci sono in realtà scuse allo scarso utilizzo della bici in città: i presupposti ci sono tutti, bisogna partire e basta». 

I dati socioeconomici confermano che il trend dello spostamento in bici è, in effetti, fortunatamente in salita nel bel paese: i ciclisti stanno aumentando e chiedono piste sempre più sicure e ben collegate anche nella nostra Scandicci che, per quanto ancora debba fare molti passi avanti in questo, si sta dotando di una rete ciclabile sempre più estesa. L’idea di Giacomo è quella di “rivoluzionare” in qualche modo la logica tradizionale di mercato: diffondere un prodotto che possa funzionare da stimolo proprio per cambiare mentalità, fino a far passare alle due ruote. Una sfida coraggiosa e utile, un contributo creativo e concreto per far virare sempre più la società verso la sostenibilità e la green economy, anche a Scandicci. 

A quanto dimostrano i fatti, l’intuizione di Giacomo è adatta ai tempi e alle esigenze dei ciclisti di oggi – e non solo di quelli esperti! -: le vendite delle sue biciclette crescono costantemente, così come le consegne su B-cargo. 

«E in tempi di spostamenti limitati a causa della quarantena, le consegne potrebbero ulteriormente crescere – spiega l’imprenditore – riscoprendo ancor più la praticità e l’utilità di questo mezzo, che permette di andare ovunque con un bassissimo impatto ambientale. Colgo l’occasione per fare un appello: potremmo espandere la rete e il personale da dedicare alle consegne e B-cargo cerca partner e/o corrieri autonomi che vogliano intraprendere l’attività di ciclo-fattorino». 

Giacomo è rintracciabile al numero 333.48.78.941, oppure tramite email, dalla pagina dei contatti del sito www.bcargo.bike

Di Lucia Tanini


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