Chiusura della Makarenko: alza la voce anche l’associazione “In nome dei diritti”

8 Febbraio 20212min1156
Makarenko

La decisione – peraltro contestata da parte di varie famiglie – di chiudere la scuola Makarenko sta sollevando a Scandicci altro polverone, questa volta in relazione al tema della disabilità.

L’associazione “In nome dei diritti”, tramite il presidente Alessandro Martini punta il dito contro alcune dichiarazioni dell’amministrazione comunale, secondo cui l’immobile pubblico che ospita la scuola Makarenko servirà per dare alla città i servizi socio-sanitari mancanti.

«Invito sindaco e consiglieri a ricercare tra i documenti presenti in Comune il
protocollo d’intesa sottoscritto con i sindacati oltre 20 anni fa (1999) – attacca Martini – riportante l’impegno a realizzare un centro per anziani non autosufficienti. Come li invito a recuperare le delibere dei consigli comunali del 2001 ed i piani di
zona sui servizi socio sanitari 2003/2005 che prevedevano un centro diurno ogni
30 mila abitanti. Più recentemente – prosegue il presidente – la legislatura 2009/2014 è ricca di atti che sollecitano l’amministrazione a guardare ai bisogni di anziani non autosufficienti e disabili, atti mai accolti. […]. Ecco perché adesso non possiamo tacere nel vedere nuovamente gettati nella mischia i servizi mancanti per anziani e disabili che da decenni costituiscono una ferita aperta per quelle famiglie e la città tutta. Chi amministra si assuma le sue responsabilità senza usare le categorie più ​
deboli a parafulmine di scelte politiche – conclude Alessandro Martini – e non si intreccino per comodo i destini di anziani non autosufficienti e di giovanissimi cittadini, perché così si divide una comunità mettendo le generazioni contro».


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