Ciclismo, morto lo scandiccese Waldemaro Bartolozzi

È stato certamente un buon dilettante, ma, da atleta, ha lasciato un segno anche tra i professionisti.
A Scandicci nacque 93 anni fa e a Scandicci è morto oggi, Waldemaro Bartolozzi (nella foto, da museociclismo.it) ciclista con all’attivo undici stagioni tra “indipendenti” e “professionisti”; ben otto le edizioni del Giro d’Italia a cui prese parte, oltre a vari successi in competizioni “minori”. Rilevanti anche i due Campionati Italiani riservati agli “indipendenti” (’52 e ’56); terminata l’attività di corridore a 34 anni, è diventato direttore sportivo e per oltre 30 anni è stato sulle ammiraglie di varie squadre.
Apprezzato maestro del pedale, tecnico dalle elevate capacità professionali, l’anno scorso era stato premiato in occasione della festa “Coraggio e Avanti” al centro spirituale della Federciclismo e del Museo Filotex alla Castellina.
Tra i campioni che ha lanciato, è d’obbligo menzionare Franco Bitossi, Francesco Moser e Moreno Argentin.
Bartolozzi era stato ricoverato a inizio dicembre per una caduta che gli aveva procurato la rottura della clavicola, ma sembrava che le cose si fossero messe a posto. Ieri, invece, un improvviso peggioramento e oggi il decesso.