Si diradano le nubi sul cimitero di San Michele a Torri

4 Maggio 20182min3022
San Michele a Torri
Si avviano verso una ricomposizione, anche grazie ai 5 Stelle, i contrasti fra cittadini e Comune in merito alle esumazioni previste al camposanto

 

Si è tenuta ieri, giovedì 3 maggio, la seduta della commissione comunale Garanzia e controllo indetta dal consigliere dei 5 Stelle Massimiliano Tognetti per provare a fare chiarezza sulla vicenda delle esumazioni del cimitero e nel corso dell’assemblea sono emersi alcuni elementi significativi.

Si è capito che la società Sant’Antonio – ente gestore il cimitero – non ha alcun “interesse economico” nel costruire nuovi ossarini, tanto che le trattative che ha portato avanti col comune di Scandicci hanno permesso una riduzione di circa 500€ sul prezzo originariamente indicato di 1.750€ ed esiste un ulteriore margine di riduzione, dato che la trattativa è ancora in corso.

Le tariffe di concessione, molto probabilmente, non saranno forfettarie, ma varieranno in base alla posizione dell’ossarino, come, d’altro canto, in tutti i cimiteri comunali.

Altro traguardo raggiunto è il fatto che le esumazioni – che in sordina stavano per essere avviate alcuni giorni fa – siano eseguite non prima del 30 maggio, istanza già espressa la settimana scorsa dall’assessora Elena Capitani.

Netto il commento dei pentastellati: «Il project financing, come abbiamo più volte fatto notare, è un cappio al collo dell’amministrazione comunale – affermano -; abbiamo chiesto all’Amministrazione uguale trattamento fra il cimitero di San Michele a Torri e quello di San Vincenzo a Torri, dove sono stati costruiti, un paio di anni fa, cinquantasei ossarini extra project financing, quindi totalmente a carico della società Sant’Antonio.

Questo per dimostrare che il Comune non fa differenze fra abitanti di diverse frazioni o quartieri e che, con la giusta volontà politica, si può trovare una soluzione che non vada a gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini».

 


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