Covid-19: passata la Pasqua, il punto a Scandicci

14 Aprile 20204min7100
Covid coronavirus

Adesso che anche la Pasqua se ne è andata, è sempre più insistente la voglia di guardare alla “fase 2”, quando cioè potremo ricominciare a fare timidamente capolino nella vita “normale”.

Ma intanto è bene fare le dovute valutazioni procedendo giorno per giorno, riepilogando gli elementi di maggior pregnanza per Scandicci.

Partiamo allora col rilevare che durante la due giorni di Pasqua e pasquetta la città della fiera si è comportata molto bene in quanto a rispetto delle norme di contenimento del contagio: sono state comminate solo tre sanzioni, nonostante l’imponente servizio di controllo organizzato dal comandante della polizia municipale, Giuseppe Mastursi, in collaborazione con i carabinieri.

Significativa, nelle stesse ore, anche la diminuzione dei passaggi di veicoli alla rotatoria 17 marzo (luogo rappresentativo, in quanto posto all’accesso della Fi-Pi-Li e dell’autostrada A1): se nelle scorse settimane erano state registrate diminuzioni fino al 70%, si è arrivati a un ulteriore -25% medio di flessione. La data con minori passaggi in assoluto è stata quella di ieri, lunedì 13 aprile, quando la diminuzione rispetto al periodo dei divieti è stata di un -29%.

Venendo ai numeri più inquietanti, quelli dei contagi, purtroppo dobbiamo prendere atto che la tendenza che sembrava delinearsi la scorsa settimana – quattro giorni con pochissimi positivi e aumento dei guariti – almeno sul momento si è rivelata illusoria, poiché si sono verificati otto nuovi casi di positività e addirittura due decessi in 48 ore.

L’aria dell’ottimismo è stata inoltre “viziata” dalle notizie che arrivavano dall’Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) “Ledanice” di via di Mosciano, che davano la sensazione di una vulnerabilità ancor più marcata a danno dei nostri anziani.

Dicevamo all’inizio della voglia di guardare avanti, alla “riapertura”: il sindaco Fallani ha fatto sapere di aver organizzato una serie di appuntamenti in videochiamata con “i rappresentanti della moda, con le categorie economiche, con lo sport e con tutti gli altri ‘mondi’ che compongono la società. Abbiamo desiderio, voglia, necessità di ripartire, ma in sicurezza – ha rimarcato il sindaco – e oggi più di prima il futuro che potremo costruire dipende da ciascuno di noi, dalla responsabilità che sentiamo in ogni comportamento che attuiamo”.

Oggi pomeriggio Fallani ha già dialogato con una ventina di imprese della piana fiorentina, rappresentanti dell’Its Made in Italy Tuscany Academy Mita e l’assessore alle Attività produttive della Regione Toscana Stefano Ciuoffo.

Punto focale è stato il “come” ripartire: assodato il fatto che il “quando” spetta al Governo, tutti hanno convenuto che bisogna lavorare per far sì che le imprese siano pronte per la ripartenza nella data stabilita con le dovute novità organizzative per il rispetto delle norme di comportamento e igienico-sanitarie dovute al contenimento del rischio contagio. “Se riparte il sistema moda che ha Scandicci come centro – ha detto Fallani – riparte una parte fondamentale dell’economia toscana e nazionale. Il nostro ringraziamento va alla Regione Toscana per la capacità di essere riferimento per il sistema produttivo del territorio”.


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