CULTURA E STORIA DI SCANDICCI – Dintorni di Scandicci: la villa Carducci-Pandolfini di Legnaja, dove l’umanesimo era di casa

5 Febbraio 20213min1840
Villa-Carducci-Pandolfini-a-Legnaia-Firenze

A due passi da Scandicci, tra la pianura di Soffiano e Legnaja, (secondo la grafia usata fin dal Medioevo) non tanto distante dall’antica via Pisana, sorge la villa Carducci-Pandolfini, di impianto quattrocentesco; una villa che deve la sua fama al ciclo di affreschi di Uomini e Donne Illustri, dipinto da Andrea del Castagno nel 1448-49, per volere di Filippo di Giovanni Carducci, nella parete lunga di un ampio loggiato, poi trasformato in una sala.

Intonacati in epoca imprecisata, gli affreschi furono riscoperti tra il 1847 ed il 1851 e venduti al governo granducale. Oggi queste opere sono divise fra la villa stessa (una Madonna col Bambino, Eva, Adamo, sotto un padiglione sorretto da angeli e un fregio decorato con puttini, stemmi e ghirlande, affreschi scoperti nel 1948-49) e l’ex chiesa di San Pier Scheraggio, inglobata nel Palazzo degli Uffizi. Dal 1952 la villa è di proprietà statale e il Mibact la gestisce, dal 2014, tramite la Direzione Regionale Musei Toscana.

La serie di uomini e donne illustri era così divisa: tre celebri uomini d’arme e politici (Pippo Spano, Farinata degli Uberti e Niccolò Acciaiuoli); tre importanti personaggi femminili del mito e della Bibbia (la Sibilla Cumana, la regina Ester, la regina Tomiri) e tre illustri scrittori fiorentini (Dante, Petrarca e Boccaccio).

Il tema degli Uomini illustri era caro ai Fiorentini (e in generale agli Italiani) fin dal Medioevo; la letteratura ci ha tramandato molti esempi commissionati da importanti intellettuali e prestigiose famiglie ed eseguite da artisti del calibro di Giotto, Masolino e Bicci di Lorenzo.

Anche noi vogliamo condividere, pur sapendo che questa operazione sicuramente durerà molti anni, l’appello del professor Andrea De Marchi, professore ordinario di Storia dell’Arte Medioevale presso l’ateneo fiorentino, di riportare questi affreschi nella loro sede originaria; sarebbe una restituzione esemplare, cosicché anche gli abitanti della vicina Scandicci possano godere di tanta bellezza, perché in questa parte di Firenze, pur gravitando su Scandicci, sono state scritte delle importantissime pagine della Nostra Storia dell’Arte.

A cura di Leonardo Colicigno Tarquini, storico dell’arte medioevale.


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