Da oggi luce verde per le altre regioni: da Scandicci chi si muove?

3 Giugno 20203min1208
autostrada

Data fatidica, o comunque molto attesa, quella odierna – mercoledì 3 giugno – poiché possiamo “riconquistare” gli spostamenti in tutta Italia.

A Scandicci questa rinnovata libertà di viaggiare significa in misura considerevole poter andare a trovare parenti in altre zone dello Stivale, specialmente a sud della Toscana: la città della fiera, infatti, da decenni ha accolto molte famiglie che si sono spostate verso settentrione per ragioni di occupazione e che hanno ovviamente mantenuto legami parentali nelle aree di origine.

Dopo quasi tre mesi di permanenza forzata in città, ecco che in questi giorni diventa frenetico il desiderio di preparare i bagagli per andare a riabbracciare fratelli, nonni, zii… «Lo ammetto – racconta Antonio, operaio specializzato trasferitosi con moglie e figli in riva di Vingone sedici anni fa dalla Campania – venerdì parto, perché non ce la facevo più a non poter andare a trovare mia mamma e i miei fratelli. Non ci vediamo da Natale e il Covid ci ha fatti stare lontani per tutto questo tempo…».

Poco distante, in via Masaccio, Giuliano sta caricando i bagagli in auto per partire a breve e imboccare l’A1 verso Roma, per raggiungere Orvieto prima di sera: «È vero, sto partendo senza perdere neanche un giorno – dice visibilmente emozionato l’uomo, 43enne libero professionista –  perché avevo programmato di trascorrere giù in famiglia le vacanze di Pasqua, ma a marzo il virus ha fatto bloccare tutto e fino ad oggi, anche per motivi di organizzazione del lavoro, non mi sono potuto muovere».

E, da quanto abbiamo percepito in questi giorni in città, ci sono anche scandiccesi che in queste ore si stanno organizzando per raggiungere le seconde case fuori regione, usate per la villeggiatura, sia in montagna – perlopiù nella parte dell’Emilia non lontana dal confine con la Toscana – sia al mare, segnatamente lungo il litorale laziale.

Ricordiamo, ad ogni modo, che pur senza bisogno dell’autocertificazione, occorre seguire le regole stabilite dal decreto governativo. Per esempio, nella stessa vettura  possono viaggiare persone dello stesso nucleo familiare, ma se non si è congiunti allora si può essere al massimo in due col guidatore al volante e il passeggero sui sedili posteriori, indossando la mascherina. Su moto e scooter, il passeggero, non essendo possibile il mantenimento della distanza, può essere solo un convivente.

Superfluo rammentare che chi ha sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (temperatura maggiore di 37.5° C) deve rimanere a casa; peraltro da oggi diventa obbligatoria la misurazione della temperatura non solo per chi viaggia in aereo, ma anche per chi viaggia in treno con l’alta velocità o con gli Intercity: a chi ha 37.5° C, non sarà consentito l’accesso a bordo.

 


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