Gucci fa da apripista e lunedì riapre; intanto Assopellettieri conta i giorni

18 Aprile 20203min22879
Pelletteria

Sembra proprio che Gucci – la griffe mondiale della moda con base a Scandicci – voglia bruciare le tappe.

Nelle ultime ore, ricordiamolo, è diventato sempre più incandescente il tema della riapertura il prima possibile del settore moda. Il sindaco Sandro Fallani sta premendo sull’acceleratore e insieme alle maggiori aziende del settore ha proposto a Regione e governo un modello per la ripartenza per i 130mila lavoratori del comparto in Toscana. «Scandicci è il più importante distretto della pelletteria in Europa e vale il 30% del pil di questa regione – ha detto -. Può diventare un protocollo utilizzabile da tutte le tipologie di aziende e utile anche per far ripartire il commercio».

Il presidente della giunta della Toscana Enrico Rossi ha, da parte sua, scritto al presidente del consiglio Giuseppe Conte per mettere l’accento sulla necessità di dare la precedenza, nelle riaperture, a settori fondamentali per le esportazioni italiane, quale appunto è la moda, evitando che vengano erose quote di mercato da competitori stranieri.

Ma appunto, come dicevamo, già lunedì prossimo 20 aprile la sede scandiccese di Gucci riaprirà il laboratorio di ArtLab da cui escono i prototipi della casa di moda.

Una riapertura resa possibile in virtù di un accordo trovato con i sindacati e finalizzato a garantire il protocollo di sicurezza (che comprende fra l’altro sanificazione degli spazi, misurazione della temperatura corporea, distribuzione di kit anticontagio etc.) risalente allo scorso 15 marzo, integrato dalle nuove disposizioni di una settimana fa.

Intanto il braccio toscano di Assopellettieri ha siglato il patto di responsabilità per la ripresa delle attività del governatore Enrico Rossi. «La pelletteria toscana, con tutte le precauzioni necessarie, è pronta a ripartire», ha dichiarato Andrea Calistri, vicepresidente nazionale e delegato Toscana di Assopellettieri, nonché titolare dell’azienda di Scandicci Sapaf Atelier 1954.

«Siamo soddisfatti di quanto è stato deciso dalla Regione – ha commentato Calistri -. Come Assopellettieri saremo al tavolo per mettere a punto tutte le specifiche settoriali e fornire a tutte le realtà del comparto della pelletteria toscana dettagli precisi sulle norme da seguire per garantire la sicurezza dei lavoratori. In questo modo, appena il governo ci darà il via saremo pronti a ripartire».

Il maestro pellettiere rassicura sul fatto che «non saranno fatte scelte avventate. Ripartiremo con gradualità, individuando le soluzioni adeguate per evitare che i 115mila lavoratori dei settori interessati ricomincino a muoversi tutti insieme. Ma poter ripartire consentirà alle imprese sia di dare avvio alle collezioni primavera/estate 2021, sia di continuare a produrre per le consegne invernali. Siamo tutti concordi che la salute è il bene primario, ma crediamo che al mantenimento della salute concorra anche il benessere economico dei cittadini».

 

 


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