Il consigliere leghista di Scandicci e i suoi post accusati di sessismo

14 Settembre 20202min620
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Christian Braccini (nella foto, da Fb) il consigliere comunale di Scandicci che già aveva fatto parlare di sé alcune settimane fa per aver postato sui social alcune foto fatte durante una visita a Predappio alla cripta della famiglia Mussolini – è di nuovo nell’occhio del ciclone.

Questa volta, sempre sui social, per uno scambio di post con Monia Monni, candidata Pd alle regionali. Braccini ha scritto che “il fascismo non c’è più se non nella tua testa», e fin qui… Ma poi ha proseguito con: «Ti vedo un po’ acida, in genere quando le donne sono così acide significa che gli uomini scarseggiano. Forse sarebbe meglio se ti iscrivessi a Tinder (sito per incontri, ndr) piuttosto che fare un post inutile come questo e quello precedente”.

La replica della candidata non si è fatta attendere: “Sono fatti così, i leghisti – ha scritto – se li metti di fronte alle loro dimensioni umane, provano a sfoggiare quelle fisiche, a mostrare denti e muscoli. Azzannano. E se sei donna tirano fuori il peggio, cercano di deriderti e umiliarti”.

A Monni sono arrivati attestati di solidarietà da parte di molti personaggi del mondo politico toscano, dal sindaco di Firenze  Nardella al governatore uscente Rossi, fino alla dichiarazione della candidata alla presidenza della regione del centrodestra Susanna Ceccardi, secondo la quale Braccini dovrebbe essere espulso dalla Lega. Un “dovrebbe” che praticamente è già realtà, almeno stando a quanto ha dichiarato Daniele Belotti, commissario regionale della Lega Toscana, secondo il quale l’espulsione è inserita nell’ordine del giorno della prossima riunione della segreteria regionale.


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