Incendio alla Silo: tanta apprensione, ma nessun pericolo dall’aria respirata

11 Agosto 20202min841
Incendio Silo

La zona di Casellina a Scandicci dista in linea d’aria “solo” un chilometro dal sito su cui insiste la Silo, l’azienda di prodotti alimentari per allevamenti animali, per il settore industriale e farmaceutico vittima di un incendio nelle prime ore di oggi, martedì 11 agosto; naturale quindi che per buona parte della giornata le persone che abitano al confine fra San Bartolo a Cintoia (dove si trova la fabbrica) e Scandicci abbiano avuto timori. Timori per la qualità dell’aria che poteva entrare nelle loro case, perché in caso di venti sfavorevoli si sa, le particelle possono viaggiare moltissimo.

Ma ormai sembra davvero scongiurato il rischio di aria “tossica” e anche se i materiali bruciati hanno causato la formazione di alte colonne di denso fumo, è stato dichiarato dalle autorità competenti che non si è stati in presenza di sostanze particolarmente preoccupanti. Il puzzo sì, quello è stato molto incisivo e persistente, ma sostanzialmente innocuo.

Fra le conseguenze del disastro, però, è da tenere presente che parte delle acque di spegnimento dell’incendio, ricche di residui della combustione dei prodotti dell’azienda, sono finite nel fosso degli Ortolani, che sfocia nel Greve: la protezione civile ha per questo sbarrato con apposite barriere le acque contaminate, che verranno poi adeguatamente aspirate.

Fra le raccomandazioni per i prossimi giorni, quella di evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli raccolti nelle aree limitrofe, almeno fino a che l’autorità sanitaria li avrà dichiarati sicuri.

 


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