Insegnante violento al Russell Newton? Aperte le indagini

17 Marzo 20194min4897

Riflettori puntati, anzi, sempre più puntati, sul noto istituto scolastico di Scandicci Russell Newton: la vicenda, tuttora al vaglio degli inquirenti, relativa al docente che avrebbe tenuto un comportamento di certo non consono al proprio ruolo, sta facendo molto rumore.

Tutta la questione nasce, come riporta La Nazione, da una particolare “denuncia” effettuata da alcuni compagni di classe di uno studente a cui il professore avrebbe messo le mani addosso. E non con un innocuo buffetto, ma con quello che da un video girato appunto dai ragazzi e postato sui social apparirebbe come un pugno. Non un cazzotto sul viso, è bene intendersi, ma sulla schiena. Ma, ripetiamo, è bene fare chiarezza e andarci cauti, perché è labile il confine fra accertati episodi di vera violenza e invece comportamenti, comunque sia riprovevoli, che hanno più a che fare con atteggiamenti, da parte di un insegnante, di eccessiva “confidenza”, di “spiritosaggine” che sfugge di mano e in ultima analisi di anticonformismo che, per volersi porre sullo stesso piano dei ragazzi per instaurare una apparente sintonia “da amiconi”, oltrepassa la linea della ragionevolezza. Ma, se di vero contatto fisico “violento” si è trattato, deve essere condannato senza se e senza ma.

Il punto, ad ogni modo, è che – stando alle testimonianze degli studenti raccolte in una lettera che hanno inviato alla preside Anna Maria Addabbo – “fin da inizio anno il professore ha tenuto comportamenti poco rispettosi e un linguaggio scurrile e maleducato. Gli alunni venivano offesi ripetutamente e il professore spesso lanciava o stendeva fazzoletti usati da lui sui nostri banchi; nell’ultimo mese, per qualche battuta fuori luogo o per risposte sbagliate ma inerenti alla lezione, tirava schiaffi sul collo agli studenti presi in questione”.

Fino ad arrivare a lunedì scorso 11 marzo, quando, come apparirebbe dal suddetto video, il docente avrebbe manifestato l’intenzione di punire il ragazzo con un colpo sul collo, al che lo studente avrebbe replicato «No prof, dai, sul collo no… mi fa male. Sulla schiena, dammelo sulla schiena!»; e l’insegnate avrebbe colpito il malcapitato con un pugno in mezzo alle scapole con relativo rumore del colpo che si percepirebbe dall’audio della ripresa effettuata con uno smartphone. Video che, va detto, si conclude con i compagni di classe che ridono.

Poi, come già accennato, i giovani maturano la decisione di raccontare l’accaduto: parlano coi genitori, i quali vanno a conferire con Addabbo e poi denunciano tutto ai carabinieri della compagnia di Scandicci.

Da evidenziare, però, che studenti di altre classi nelle quali insegna il docente spezzano una lancia in suo favore, spiegando che li avrebbe aiutati sia a livello scolastico, sia a livello personale, insegnando loro “valori essenziali per la vita in questa società”, a pensare in autonomia e a difendere i propri diritti. Chissà, forse una specie di “sindrome di Stoccolma” in chiave scolastica? Ce lo diranno i risultati delle indagini.


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