LA MAGIA DEL CINEMA. RECENSIONI E DINTORNI – “Sound of metal”

Il gorgoglio della caffettiera, il suono della centrifuga, le bacchette che picchiano forte sulla batteria… Sin dalle prime immagini Sound of Metal sembra incentrato sul suono e sulla musica, ma quando il protagonista del film Ruben Stone (Riz Ahmed), ex tossicodipendente e batterista del gruppo Blackgammon, inizia a perdere l’udito poco prima del tour, tutto cambia. Ruben sopraffatto dalla paura, trova rifugio, spinto dalla fidanzata Lou (Olivia Cooke), in una comunità di sordomuti dove Joe (un emozionante Paul Raci), lo metterà di fronte alla sua nuova condizione: accettare il silenzio in un mondo dove spesso si parla troppo
Il film d’esordio di Darius Marder, prende ispirazione dalla vita di Derek Cianfrance, ex batterista, oggi regista e sceneggiatore, ed è un lavoro intimo e sensoriale. Per la maggior parte del film non ci sono dialoghi, le scene sono fatte di suoni ovattati o addirittura sono prive di suono e questo porta lo spettatore a vivere la percezione sonora del protagonista, condividendo il suo dolore e la sua rabbia, grazie anche alla intensa interpretazione di Riz Ahmed che ci emoziona con i suoi occhi e gesti.
E’ un film fatto di sguardi ,che affronta il tema dell’incomunicabilità, l’isolamento ed il coraggio di affrontare il dolore.
Ci hanno molto emozionato i momenti che si svolgono nel centro di recupero, dove Ruben riscopre, con i bambini della comunità, una semplicità che sembrava dimenticata, e la scena della cena, priva di parole, dove si apprezzano il suono dei bicchieri, delle posate e la bellezza dei gesti.
Vi consigliamo di soffermarvi sulla scena finale del film…
Sound of Metal è disponibile su Amazon Prime Video.
Mila Baldi – Presidente Amici del Cabiria
Eleonora Dapinguente – Vice-Presidente Amici del Cabiria