“La regina di cuori”, il romanzo di Gamannossi ambientato a Scandicci

26 Agosto 20204min830

È già in distribuzione nelle librerie di tutta Italia – oltre che in versione digitale online – e da metà settembre si troverà anche nei punti Unicoop Firenze: è “La regina di cuori”, il nuovo romanzo dello scrittore scandiccese Andrea Gamannossi (nella foto). Fra le peculiarità di questo libro (edito da Mauro Pagliai editore nella collana Giallo e nero) c’è l’essere ambientato interamente a Scandicci.

Un giallo puro con la struttura classica del genere, arricchito da sfumature noir; gli esperti lo definirebbero un “giallo suspence”: circa 130 pagine ad alta tensione che qualcuno ha letto tutto d’un fiato in una notte.

Siamo ai giorni nostri, il ritrovamento di tre dita mozzate nei boschi di Mosciano e il presunto rapimento di Alina, – riferito da tre testimoni –  giovane e bellissima escort russa, sembrano due eventi strettamente collegati, nell’ambito di un regolamento di conti tra i malavitosi che gestiscono la prostituzione. Ma il capitano dei carabinieri Alessandro Amelia comprende ben presto che la realtà è più complessa di quello che appare: per trovare gli indizi giusti dovrà affrontare un’indagine pericolosa, districarsi tra minacce e false piste sulle tracce di una verità terribile quanto inaspettata.

Seppur sul piano della fantasia narrativa, ha voluto connotare Scandicci come città degradata preda, ad esempio, di consistenti giri di prostituzione?

«No, assolutamente – precisa Gamannossi, che è anche direttore editoriale della collana Giallo e nero -; il lettore infatti, arrivato in fondo al libro, non avrà certo questa sensazione».

Dopo vari gialli e noir ambientati all’estero – anche per la predilezione che ha per Stephen King – adesso lo scrittore scandiccese ha deciso di rendere omaggio al territorio in cui vive da sempre e che ha nel cuore. In due precedenti opere (“Nessie – Morte sul lago” e “È tornato l’uomo nero”) già figurava Scandicci, in quanto i protagonisti erano appunto scandiccesi, ma in questo romanzo, per la prima volta, Gamannossi ambienta tutta la vicenda nel territorio della città della fiera: dunque la Scandicci cittadina ma anche, con cospicuo risalto, la zona collinare, fra cui Mosciano. «Colline belle, affascinanti e tenebrose – dice l’autore -, dove peraltro si sono consumati alcuni delitti del “mostro di Firenze”».

Il protagonista – Alessandro Amelia – è un capitano dei carabinieri in forze alla stazione di Scandicci ma, come spesso gli autori fanno, la realtà è in parte trasfigurata: la stazione dei carabinieri, infatti, nella fantasia dell’autore è collocata in piazza Matteotti, all’interno del comune vecchio, anziché in via Vivaldi dove è effettivamente.

Per tratteggiare il personaggio di Amelia si è rifatto in parte agli attuali comandanti dei carabinieri di Scandicci? «No, è un misto di persone diverse», spiega Andrea Gamannossi.

Lo scandiccese doc troverà veramente la propria città nei dettagli che emergono pagina dopo pagina? «Sì, si ritroverà molto in questo romanzo, con tanti dettagli facilmente riconoscibili».

C’è qualcosa di lei in questa opera? «Una parte del capitano Amelia sono io, principalmente la componente emozionale e di sensibilità».


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