Omicidio Ciatti: anche il comune di Scandicci nel processo che inizierà mercoledì

11 Luglio 20192min2534
Niccolò Ciatti 26.3.19

A quasi due anni dal tragico episodio in cui Niccolò Ciatti perse la vita in Spagna – vittima della ferocia e della violenza incontrollata di tre ceceni che la sorte ha voluto collocare la stessa sera nella stessa discoteca in cui lo scandiccese si stava svagando – si parla finalmente di rinvio a giudizio dei responsabili.
Mercoledì prossimo 17 luglio, al tribunale spagnolo di Blanes (Girona) è in programma un’udienza per stabilire chi finirà a processo per la morte di Niccolò, avvenuta a Lloret de Mar il 12 agosto 2017.

Il comune di Scandicci, unitamente alla Città metropolitana di Firenze, sarà rappresentato proprio dal “comune” di Lloret de Mar.

I sindaci di Firenze e di Scandicci, Nardella e Fallani, hanno scritto una lettera congiunta all’omologo di Lloret de Mar, Jaume Dulsat Rodriguez, in cui fra l’altro dicono: «Grazie per la disponibilità nel rappresentare anche il comune di Scandicci e la Città metropolitana in questo processo».

La speranza, in particolare della famiglia Ciatti, è che il tribunale decida che dovrà rispondere dell’assassinio non solo Rassoul Bissoultanov, l’unico fino a questo momento detenuto, colui che sferrò il calcio fatale al ragazzo italiano, ma anche almeno uno dei suoi due “complici”, Movsar Magomadov e Khabiboul Khabatov.
Sullo scacchiere giudiziario gli avvocati della famiglia Ciatti vogliono vedere anche il «St Trop», il locale notturno teatro del dramma, la cui responsabilità si ravviserebbe, almeno, nel fatto che quel 12 agosto aveva in servizio pochi addetti alla sicurezza, nessuno dei quali, oltretutto, a sorvegliare la pista da ballo dove Ciatti fu colpito.
Peraltro ad agosto scadono i termini della custodia cautelare di Bissoultanov e senza una proroga del tribunale c’è il rischio che possa essere rimesso in libertà.


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