Pelletteria… calma piatta!

7 Luglio 20202min3511
Pelletteria

Non ci stancheremo mai di ripetere che quello della pelletteria è un settore fondamentale per la “salute” economica di Scandicci e la pandemia gli ha assestato un colpo durissimo.

Dopo accorati appelli – lo ricordiamo bene – rivolti ai governi regionale e nazionale, da maggio diverse aziende hanno potuto ricominciare a lavorare, più che altro per soddisfare gli ordini già esistenti e preparare le nuove linee di prodotti da realizzare dopo l’estate, ma… appunto, l’estate: è fisiologico che adesso le attività siano pressoché ferme, è nell’ordine delle cose, in questo settore. Quindi una calma piatta, che al momento non induce a preoccuparsi, perché tutto è proteso – con una trepidante attesa, questo sì – alle prossime settimane e all’inizio autunno, periodo in cui saranno fatti i giochi.

In pratica se adesso iniziano a registrarsi vendite, bene, altrimenti da settembre in poi le difficoltà economiche accumulatesi nei mesi di picco della pandemia esploderanno tutte insieme, scatenando forse una tempesta sul distretto della pelletteria. Tale scenario, chiaramente, non è applicabile ai colossi della moda, che Scandicci fortunatamente ospita in gran copia, ma è inutile prendersi in giro: il settore pelle non è solo Prada, Gucci, Dior etc…

Il vicepresidente di Assopellettieri – e titolare di Sapaf Atelier 1954 di Scandicci – Andrea Calistri, ha dichiarato che l’associazione si sta impegnando per far crescere gli operatori del settore pelle in modo per loro economicamente sostenibile: fra le carte da giocare, l’accesso al credito con garanzie dalle istituzioni, aiuti per innovare la produzione e il potersi espandere nei mercati esteri. Staremo a vedere…


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