Sardegna: Isola di San Pietro

23 Marzo 20203min1103
san pietro

Questa è la storia di un angolo di Liguria trapiantato in Sardegna. Tutto cominciò nel ‘700, quando un gruppo di pescatori di Pegli, in fuga dalla Tunisia infestata dai pirati, si fermo sulla piccola, isola di San Pietro nel lembo sud ovest della Sardegna. Qui fondarono Calaforte, l’unico comune isolano, in onore del re Carlo Emanuele III di Savoia. E ancora oggi i vicoli si chiamano caruggi, il dialetto è ligure e dai forni escono profumate focacce e farinate.

Arrivando a Calaforte, si viene subito affascinati dalle case a tinte pastello che si affacciano sul porto. Il cuore dello struscio è piazza della Repubblica, “a ciassa”, dove fermarsi sulle panchine all’ombra delle piante e ammirare la vicina chiesa di San Carlo Borromeo, parrocchiale neoclassica edificata sul modello delle chiese pegliesi. Gli angoli più pittoreschi si scoprono salendo al castello fra scale, archi e passaggi stretti.

Ai margini dell’abitato si scopre uno degli ambienti più affascinanti dell’isola, le saline. L’area è caratterizzata da canali e stagni diventati luogo privilegiato per aironi, cavalieri d’Italia e fenicotteri rosa che si fermano nelle quiete acque durante le loro migrazioni.

Quando il vento non soffia troppo forte si può partire alla scoperta dell’isola, magari a bordo di piccole imbarcazioni a noleggio per uno o più giorni. È dal mare, infatti, che l’isola da il meglio di sé. Le alte falesie vulcaniche dalle mille sfumature si alternano a piccole calette sabbiose. Le prime caratterizzano soprattutto la costa occidentale, più aspra e selvaggia, dove ammirare spettacolari orridi, grotte e stratificazioni di argilla, tufo, calcare e basalto. Fra i punti più fotografati dell’isola ci sono le Colonne, due faraglioni in pietra vulcanica che resistono fragilmente alle mareggiate sorvolati dai rari falchi della regina.

A cala Fico le guide della Lipu organizzano visite di birdwatching. Un altro luogo magico è Cala Vinagra, raggiungibile solo dal mare, dove gli scogli formano piscine naturali riparate dai venti.

Chi cerca spiagge dove sdraiarsi sulla sabbia chiara, i luoghi più adatti sono Lucchese, dove spalmarsi di argilla bianca e rossa, la Bobba e Guidi.

Dopo una giornata di mare, non c’è niente di meglio di un tramonto dal faro più a ovest d’Italia. Si sale a Capo Sandalo in tempo per vedere il sole sciogliersi nel mare. Questo è il luogo migliore dove ascoltare la voce del vento e contemplare l’orizzonte, ritrovando se stessi.

Sull’isola si trova anche una delle ultime tonnare fisse attivi del Mediterraneo. Qui ogni anno si pescano esemplari giganti di tonno rosso.


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