Scandicci, assenteismo: 18 mesi alla “furbetta del cartellino”

22 Novembre 20182min3537
Istituto zooprofilattico
Secondo l’accusa avrebbe fatto false dichiarazioni per attestare la propria presenza all’interno dell’istituto presso cui lavorava, quando invece si trovava altrove. Entrando da un ingresso secondario, a volte anche a metà giornata, la dirigente evitava di strisciare il proprio badge, che del resto non utilizzava neanche quando entrava dall’ingresso principale. Infatti la presenza sul posto di lavoro la donna la dichiarava con delle semplici autocertificazioni.
Come riporta La Nazione,  la protagonista di questa ennesima, esecrabile situazione di assenteismo dal lavoro, è M.N, 62enne dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana, che ha sede in via di Castelpulci a San Martino alla Palma: l’accusa è di truffa ai danni dello Stato e il giudice Marco Bouchard ha condannato la responsabile a un anno e mezzo di reclusione, con pena sospesa.
Dopo la Corte dei Conti (condanna al risarcimento del danno erariale per quasi 15mila euro), quindi, anche il tribunale ha sanzionato la dirigente che andava a fare shopping anziché stare in ufficio.
I fatti risalgono al 2010, ma agli atti del procedimento ci sono episodi anche del 2004.
Sorprendente anche il comportamento dell’Istituto Zooprofilattico, che non si è costituito contro la propria dipendente.

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