Scandicci, facciamo chiarezza sulla spesa a domicilio da parte del Circolo Operai Marxisti

14 Maggio 20204min8163

È risaputo che da diverse settimane, come conseguenza dell’epidemia, a Scandicci si è attivata una fitta rete di solidarietà, per agevolare in particolare gli anziani che devono uscire di casa il meno possibile.

Varie associazioni – fra cui Croce Rossa, Misericordia, Humanitas etc. – si occupano di espletare gratuitamente il “servizio spesa a domicilio”, ovvero di fare la spesa per conto dei cittadini che lo richiedono e di portargliela a casa.

Vogliamo qui fare chiarezza su alcuni episodi verificatisi in questi giorni – l’ultimo di cui ci è arrivata testimonianza risale a stamani, giovedì 14 maggio, in zona Vingone – che, ne siamo sicuri, sono stati originati da fraintendimenti.

Premettiamo che nei giorni scorsi, su alcuni portoni di condomini, sono stati affissi volantini (come quello in foto) a firma del Circolo Operaio di Firenze, in cui è spiegato che i volontari dell’ente effettuano a titolo gratuito servizi analoghi a quelli succitati, quindi spesa alimentare, di farmaci, giornali etc. a beneficio di anziani e bisognosi.

Ma in alcuni casi, come appunto stamani, hanno suonato il campanello ad anziani, hanno consegnato il volantino di cui sopra e spiegato in cosa consiste la loro attività di volontariato, salvo poi chiedere un contributo, a offerta libera, per sostenere tale attività. Una richiesta assolutamente garbata, fatta però prima ancora di sapere se la persona desiderava che le fosse fatta la spesa. Ecco, l’anziana signora che ci ha riportato il fatto oggi – che peraltro ha cortesemente rifiutato la proposta, visto che già si serve del servizio di spesa a domicilio delle suddette associazioni – ha interpretato tale richiesta di contributo come condizione necessaria per fruire, eventualmente, del servizio di spesa. Lo ripetiamo, siamo certamente di fronte a equivoci, parole intese in un modo anziché in un altro, però l’impressione di chi ha ricevuto queste visite non è stata eccellente.

Oltretutto il rischio è che qualcuno, animato da intenzioni poco oneste, trovi uno di quei volantini e si spacci presso i cittadini per volontario del Circolo Operaio per spillare denaro a persone magari un po’ sprovvedute.

Per fare chiarezza abbiamo chiesto spiegazioni a Michele Gentili, volontario al Circolo Operai Marxisti: «È vero, diffondiamo il volantino e chiediamo un contributo, ma si tratta di un contributo sia per la nostra pubblicazione periodica, sia per autofinanziamento del circolo, essendo tutti volontari  – precisa Gentili -; il servizio di spesa lo facciamo gratis. Se poi la persona a cui lasciamo il volantino o portiamo la spesa vuole lasciare un contributo, lo può fare tranquillamente e non diciamo di no, anzi, lo accettiamo volentieri. Sottolineo – conclude il rappresentante del Circolo – che il volantino lo lasciamo porta a porta, perché ci siamo accorti che gli anziani non escono e se lo lasciassimo nella cassetta delle lettere non lo vedrebbero».

 


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