Scandicci, gli eventi di domenica 27 gennaio

26 Gennaio 20195min2818
Cattura

Domenica 27 gennaio dalle 9 alle 20 in piazza Matteotti, “Vetrina antiquaria”, con la partecipazione di 45 banchi. Negli stessi orari lungo l’asse commerciale di via Aleardi, piazza Repubblica, via De Amicis, piazza Togliatti e via Pascoli, è in programma il “Mercato dell’artigianato e dei prodotti tipici enogastronomici” con 75 banchi.

 Alle 10:45, nella sala consiliare Orazio Barbieri del Municipio, parte la LXI Stagione dei concerti della Città di Scandicci, organizzata dal Centro d’Arte Vito Frazzi con il sostegno del Comune. Per l’occasione, concerto a ingresso libero per voce e pianoforte: incontro con Antonio Frazzi, regista italiano nipote di Vito Frazzi, Giorgio Casciarri, allievo di Ciro Nanni, fondatore del Centro ed  Egisto Mascagni. Suggestivo programma per soprano e tenore, grazie alla partecipazione del soprano Sara Gervaso.

Alle 11, nell’auditorium del Centro Rogers in piazza Resistenza, per “Il libro della vita” lo storico Claudio Vercelli parla de “I sommersi e i salvati” di Primo Levi. “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire”: in questa frase Levi condensa il senso di tutto quanto ruota attorno al dramma delle deportazioni, per leggerla non come un fatto imprevedibile e circoscritto, insomma un incidente della storia, ma come una vicenda esemplare attraverso cui è possibile capire fin dove può giungere l’uomo nel ruolo del carnefice e in quello della vittima. Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario, e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall’interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi ad essa? E ancora: come funziona la memoria di un’esperienza estrema? Che cosa sapevano, o volevano sapere, i tedeschi?

Alle 17:30, nella sala polivalente di San Vincenzo a Torri, apericinema con il film “La nostra terra”, del 2014 con Stefano Accorsi e Sergio Rubini. Nicola Sansone è proprietario di un podere nel Sud Italia che viene confiscato dallo Stato e assegnato a una cooperativa, che però non riesce, continuamente ostacolata da boicottaggi, ad avviare l’attività. Per questo viene mandato in aiuto Filippo, un esperto del Nord, da anni impegnato nell’antimafia ma completamente impreparato ad affrontare la questione…

A seguire il consueto rinfresco (richiesto contributo).

Alle 18, in occasione della Giornata mondiale della memoria, nell’auditorium del Centro Rogers di Scandicci in piazza Resistenza l’Orchestra scolastica regionale ReMuTo (Rete Musica Toscana) e il Coro di voci bianche di Firenze e Scandicci presentano Brundibàr, operina musicale per piccola orchestra di dieci bambini solisti e coro.

A ingresso libero, lo spettacolo è diretto da Volfango Dami, con Lucia De Caro preparatrice del coro e dei bambini solisti, Eva Tonietti regista e Luca Marino coordinatore di ReMuTo.

L’operina Brundibár fu composta da Hans Krása fra il 1938 e il 1939 a Praga; deportato a Terezín nel 1941, il musicista ne redasse una nuova versione per i detenuti del campo. La prima rappresentazione risale al 23 giugno 1943, ad opera dei ragazzi deportati a Terezín in occasione della visita della Croce Rossa Internazionale e venne replicata per ben 55 volte in pochi mesi. Il compositore fu successivamente deportato ad Auschwitz e ucciso nell’ottobre del 1944. La trama racconta la storia di Pepíek e Aninka, due bambini orfani di padre che hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma molto ammalata. Decidono di fare come Brundibár, il suonatore ambulante di organetto, ovvero di esibirsi per strada danzando e cantando. Ma la gente sembra non curarsi di loro e non versa nemmeno un soldo nel loro cappello…


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