Scandicci, scuola non-stop secondo Fallani

13 Maggio 20203min3519
Scuola all'aperto

Evitando le esagerazioni di chi afferma che dopo l’esperienza Covid la vita non sarà mai più la stessa – riteniamo infatti che una volta trovati vaccino e terapie e archiviata l’emergenza, le cose torneranno ad assestarsi esattamente secondo gli equilibri previrus – è fuor di dubbio che per un po’ di tempo – un annetto, due…? – la gestione del quotidiano dovrà assumere connotati diversi.

Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani sta interpretando in modo decisamente approfondito il ruolo che spetta agli amministratori da questa fase 2 in poi e, oltre a puntare a snellire la burocrazia chiedendo poteri speciali per i sindaci almeno per un anno, esprime l’ambizione di porre la città della fiera a modello sotto diversi profili. Fra questi profili, quello che risentirebbe in modo cospicuo delle novità vagheggiate dal primo cittadino è l’istruzione.

Fallani pensa a un vero e proprio nuovo modello educativo, “basato sulla comunità educante attiva e presente per dodici mesi l’anno, con tante e diverse offerte formative”.

E la rampa di lancio, nonché banco di prova, di questa innovazione sono i centri estivi, ormai quasi alle porte: “L’anno scorso il tentativo di sostenere e qualificare i centri estivi fu un successo – ha dichiarato Fallani -, quest’anno abbiamo già inserito i soldi in bilancio. Il coronavirus ci ha dato il coraggio di osare di più, provando a coinvolgere tutti gli attori locali con Sociolab (cooperativa che collabora con enti locali, imprese e associazioni per creare opportunità di partecipazione per i cittadini, ndr) che ci aiuta nell’elaborazione del progetto e i professori del Politecnico che ne studieranno l’impatto sociale”.

Con la collaborazione di scuole, insegnanti, Amministrazione, genitori, associazioni e società sportive, l’idea del sindaco è creare una situazione in cui i 3300 e passa studenti delle elementari e delle medie a Scandicci possano continuare a formarsi e a socializzare anche nei mesi estivi, chiaramente senza obbligo.

Tale progetto è ovviamente subordinato alle normative emanate dal governo centrale in tema di sicurezza e non solo, ma in una realtà come quella scandiccese, dove la valenza associativa e di solidarietà è forte, non è detto che non possa concretizzarsi.


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