VIDEO – Presentata la futura passerella Badia a Settimo – San Donnino

29 Ottobre 20195min5345

Oggi pomeriggio, martedì 29 ottobre, è stato aperto sulla riva d’Arno lato Badia il cantiere che realizzerà la struttura che fra un anno e qualche mese unirà Badia a Settimo con San Donnino.

Fra le autorità, i sindaci di Firenze (e della città metropolitana) Dario Nardella e di Scandicci Sandro Fallani.

La struttura metterà in collegamento diretto la stazione ferroviaria di San Donnino alla frazione di Badia a Settimo, svolgendo anche la funzione di collegare fra loro i percorsi ciclopedonali preesistenti sulle due sponde dell’Arno e di creare una sinergia con la futura linea 4 del tram.
Sarà dunque un importante nodo dell’intermodalità bici – treno, consentendo agli abitanti di Scandicci di raggiungere Santa Maria Novella in 17 minuti con treno regionale.

La nuova passerella sarà caratterizzata da una struttura portante a travata con un solo appoggio intermedio. L’attraversamento avrà lunghezza pari a 181,10 metri e sarà organizzato in due campate rispettivamente di 68,55 e 112,55 metri. La larghezza varierà tra 4,60 metri e 5,90 metri. La struttura sarà sollevata di 12 metri dal livello di magra dell’Arno. L’opera svolgerà la duplice funzione di collegare da una parte i percorsi ciclopedonali preesistenti sulle due sponde dell’Arno e, dall’altra, consentirà la fruibilità della stazione ferroviaria di San Donnino agli utenti provenienti dalla sponda sinistra. Circa questa seconda funzione, si segnala che la nuova passerella rappresenta la parte infrastrutturale di maggiore impegno del progetto. Le opere di finitura comprenderanno la pavimentazione di rivestimento delle rampe di accesso e dell’impalcato, l’impianto di illuminazione delle rampe e della passerella e l’arredo urbano di contorno, oltre a opere a verde di impianto di alberature e seminatura delle scarpate. L’impalcato sarà formato da una trave metallica (acciaio Corten o weathering steel) a cassone a sezione variabile. La forma della sezione, oltre a contribuire ad integrare l’opera nel contesto paesaggistico, fornirà una rigidezza alle sollecitazioni torsionali, grazie anche al contributo dei diaframmi, posti sia in corrispondenza degli appoggi, sia in campata. Completeranno la struttura gli approdi sulle due sponde della passerella, formati e sostenuti per mezzo di diaframmi e muretti di sostegno in cemento armato: si inseriranno naturalmente all’interno della preesistente viabilità ciclo-pedonale non solo senza alterarne in alcun modo la percorribilità, ma anche implementandone la capacità. Le dimensioni e la conformazione degli approdi sono tali da consentirne l’utilizzazione anche da parte dei portatori di handicap.

L’opera è inserita nel Parco Fluviale dell’Arno, fa parte del progetto di ciclovia dell’Arno e mette in collegamento i percorsi pedociclabili posti in sinistra idraulica (Scandicci – Lastra a Signa) con la Firenze Signa posta in destra idraulica (Signa, Campi bisenzio). Rilevante la presenza nelle immediate vicinanze della spalla di Badia a Settimo, dell’omonima abbazia (X secolo).

“La storia del ponte ha radici ultracentenarie – ricorda Sandro Fallani – Nel 1914 si narra che il notabile del tempo, il ministro Sydney Sonnino, si fosse scomodato per gettare nell’Arno ancora limpido e vissuto da renaioli, pescatori, lavandaie, la prima pietra sulla sponda di sinistra per poter sostituire la passerella provvisoria in legno, al fine di permettere agli abitanti di Ugnano, Badia e San Colombano, non solo di raggiungere in sicurezza il campo da calcio dell’”Esperia” di San Donnino, ma soprattutto la ferrovia Firenze- Livorno che trasportava verso le due città persone e merci e rappresentava al tempo il principale e più veloce mezzo di comunicazione ormai attivo da più di 60 anni”. In questi anni “abbiamo faticosamente incassato l’ok della soprintendenza riuscendo a portare fisicamente sul posto il soprintendente stesso , poi recuperato sul bilancio della ex Provincia , ora Città Metropolitana, il finanziamento completo per la passerella, consci che l’andare dei giorni avrebbe leso fino a ferirla mortalmente la convenzione che legava l’avvio della progettazione esecutiva della passerella ai cantieri dell’alta velocità”.

Video di Luca Campostrini


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