Ancora gravi due dei ragazzi di Scandicci aggrediti in Polonia

1 Novembre 20213min551
Varie ambul pol

È stato ripetuto più volte, in queste ultime ore, ed è vero: sarebbe potuta finire peggio, sarebbe potuta essere forse una replica di quanto accadde a Niccolò Ciatti nel 2017 in Spagna; ma pur se questa volta non ci sono stati morti, la situazione che ha visto loro malgrado protagonisti sette ventenni di Scandicci è terribile, uno degli incubi peggiori che si possano immaginare.

Si è trattato di un agguato criminale ad opera di un gruppo – di polacchi, almeno stando a quanto si sa fino a questo momento – che si è scatenato sugli italiani prendendoli alle spalle e ferendoli a sangue con colpi durissimi, cattivi, atti ad uccidere, stante l’utilizzo di tirapugni da parte degli assalitori. L’episodio si è verificato fuori da una discoteca (elemento analogo al caso Ciatti) di Varsavia alle 4 della notte tra venerdì e sabato scorsi, 29 e 30 ottobre.

Al momento, dunque, risultano gravi due dei sette giovani che giovedì scorso erano partiti dalla città della fiera per andare a trovare un paio di amici che stanno studiando in Polonia per l’Erasmus e trascorrere tutti insieme il fine-settimana.

Quello messo peggio ha fratture a uno zigomo e a un’orbita oculare e proprio per questo rischia di perdere un occhio; per lui ci sono fratture anche a un piede, ma con l’intervento chirurgico che sarà effettuato a breve almeno questo danno dovrebbe essere risolto senza particolari problemi. I suoi genitori sono già partiti per la capitale polacca.

L’altro ragazzo è tenuto in osservazione per una possibile emorragia interna all’addome, causata dai calci ricevuti. Un terzo giovane era stato ricoverato, ma nel suo caso la sorte è stata più clemente ed è stato già dimesso; con gli altri quattro è rientrato in Italia.

Ci vorrà qualche tempo per capire il perché dell’accaduto, ma dalle prime ricostruzioni fatte dalle forze dell’ordine locali pare che i sette scandiccesi siano stati oggetto di uno scambio di persona: i picchiatori volevano rivolgere la propria violenza verso un altro gruppo di italiani, per motivi ovviamente ancora ignoti.


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