Quasi pronta la passerella Badia a Settimo – San Donnino: i sindaci hanno visitato il cantiere

3 Settembre 20215min377
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L’apertura alla libera fruizione da parte della cittadinanza avverrà entro la fine di questo 2021, ma è già nell’aria la sensazione di una presenza infrastrutturale che il territorio attendeva da tanto tempo.

La passerella di collegamento fra la stazione ferroviaria di San Donnino e Badia a Settimo è in dirittura d’arrivo e nel pomeriggio di oggi, venerdì 3 settembre, si è svolto il sopralluogo (nella foto di copertina) del sindaco metropolitano Dario Nardella con i sindaci di Scandicci Sandro Fallani, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Signa Giampiero Fossi e di Lastra a Signa Angela Bagni, assieme ai responsabili del cantiere.

“Siamo a un passo dalla fine dei lavori – sottolinea Fallani – un’opera strategica nell’assetto della mobilità alternativa metropolitana e regionale che consentirà, ai cittadini della Piana di Settimo, di raggiungere in pochi minuti in bici o in treno il centro di Firenze, oltre al distretto di Empoli e alla costa. La passerella però è anche molto di più, è un ponte che finalmente riunifica due comunità con una storia assieme nella prima metà del secolo scorso, che ormai da troppi decenni vivono separate seppur a poche decine di metri in linea d’aria: per l’inaugurazione, se le norme lo consentiranno, organizzeremo un bell’evento che coinvolgerà i popoli di entrambe le sponde dell’Arno”.

Aggiunge il primo cittadino di Firenze, Nardella, che “i lavori per la realizzazione della passerella sono conclusi per quanto attiene le parti strutturali. Devono essere completate alcune opere di dettaglio e di finitura, localizzate soprattutto nelle zone delle spalle di Badia a Settimo e San Donnino”.

La passerella, opera abbastanza originale pur nella sua semplicità di forma tesa ad esaltarne la “leggerezza” delle linee e dei particolari costruttivi, è composta da due campate rispettivamente di 68,55 e 112,55 metri e ha una lunghezza complessiva di oltre 180 metri. Si tratta sicuramente di un intervento di notevole impegno progettuale e costruttivo teso a rendere possibile l’attraversamento dell’Arno con una struttura formata da una trave metallica (acciaio Cor-ten o weathering steel) a cassone a sezione variabile che valorizza l’inserimento paesaggistico dal punto di vista materico, riducendo al minimo gli oneri di manutenzione. La forma della sezione, oltre a contribuire ad integrare l’opera nel contesto paesaggistico, fornisce una rigidezza alle sollecitazioni torsionali, grazie anche al contributo dei diaframmi, posti sia in corrispondenza degli appoggi, sia in campata.

Completano la struttura gli approdi sulle due sponde della passerella, formati e sostenuti per mezzo di diaframmi e muretti di sostegno in cemento armato: si inseriscono naturalmente all’interno della preesistente viabilità ciclo-pedonale non solo senza alterarne in alcun modo la percorribilità, ma anche implementandone la capacità. Le dimensioni e la conformazione degli approdi sono tali da consentirne l’utilizzazione anche da parte dei portatori di handicap. L’opera appaltata dalla Città Metropolitana di Firenze svolgerà la duplice funzione di collegare da una parte i percorsi ciclopedonali preesistenti sulle due sponde dell’Arno e, dall’altra, consentirà la fruibilità della stazione ferroviaria agli utenti provenienti dalla sponda sinistra. Le opere di finitura comprendono la pavimentazione di rivestimento delle rampe di accesso e dell’impalcato, l’impianto di illuminazione delle rampe e della passerella e l’arredo urbano di contorno, oltre a opere a verde di impianto di alberature e seminatura delle scarpate. Il quadro economico totale dell’opera è di 4.315.192,57 euro.

L’opera è inserita nel Parco Fluviale dell’Arno, fa parte del progetto di Ciclovia dell’Arno e mette in collegamento i percorsi pedociclabili posti in sinistra idraulica (Scandicci – Lastra a Signa) con la Firenze Signa posta in destra idraulica (Signa, Campi bisenzio). Di fondamentale importanza la posizione che oltre che ricalcare un attraversamento storico dell’Arno, consente il facile accesso da Badia a Settimo alla stazione/fermata ferroviaria di San Donnino, sviluppando quindi un importante nodo dell’intermodalità bici treno e consentendo agli abitanti di Scandicci e di Lastra a Signa di poter accedere ad una fermata ferroviaria che consente di raggiungere Santa Maria Novella in 17′ con treno regionale. Rilevante la presenza, nelle immediate vicinanze della spalla di Badia a Settimo, della l’omonima abbazia (X secolo).

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