Calcio, serie D, rinvii a giudizio per le presunte combine. Lambito anche lo Scandicci

24 Settembre 20212min379
pallone calcio

Alla fine sono arrivati i rinvii a giudizio. La vicenda, per chi segue la serie D, è nota: l’accusa è quella di frode sportiva operata dagli ex vertici del Viareggio Calcio, ma le ramificazioni sono estese e lambiscono anche lo Scandicci, poiché tra gli iscritti nel registro degli indagati dal pm Aldo Ingangi figura anche il direttore sportivo dei blues Mirko Garaffoni.

A lui, in occasione dell’ultima partita della stagione 2018-2019, il Viareggio avrebbe offerto 5mila euro per scongiurare una retrocessione immediata. Pare piuttosto evidente che il dirigente della società di Rorandelli non sia stato “al gioco”, dal momento che la gara finì 0-0 con i versiliani retrocessi e lo Scandicci salvo. Il “peccato” del ds scandiccese potrebbe essere stato quello di non denunciare l’offerta illecita, sarà il tribunale a fare chiarezza.

E a ben vedere, su sei partite dei bianconeri finite sotto inchiesta, sembra che nella maggior parte dei casi le combine proposte – secondo l’accusa – dai dirigenti del Viareggio, non abbiano avuto effetto.

Sia come sia, il tribunale di Lucca ha stabilito che il processo inizierà nella prima settimana di febbraio; intanto lo scorso gennaio aveva già detto la sua la giustizia sportiva, comminando a dirigenti, allenatori e giocatori coinvolti nell’inchiesta 33 anni totali tra squalifiche e inibizioni.


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