Il GAMPS presenta il progetto di rinnovamento

19 Settembre 20199min2073

È ufficiale il progetto propedeutico alla realizzazione del nuovo allestimento della Mostra Paleontologica e Mineralogica del GAMPS di Badia a Settimo.

Di seguito descriviamo i punti secondo noi essenziali.

La collezione sarà esposta in 4 sale su due piani, più il corridoio che le collega:
● la Sala Polivalente (pian terreno)
● Corridoio Mineralogico (primo piano)
● Sala Invertebrati “Gennaro Oriolo” (primo piano)
● Sala Grandi Vertebrati Marini “Raimondo Piscopo” (primo piano)
● Sala dei Paleo-Ambienti (primo piano).

L’ingresso alla mostra accoglierà il visitatore con una gigantografia di una casa storica sulla cui architrave verranno appese una costola e una mandibola di balena (attualmente al primo piano).

All’entrata del corridoio che dà sulla sala polivalente sarà presente un’esposizione sul rapporto storico tra il folklore e i fossili.

La prima rampa di scale accompagnerà il visitatore con fotografie dei paesaggi toscani associati al rinvenimento di fossili e minerali; l’intera rampa di scale dovrà essere dotata di montascale a favore dei disabili.

La sala polivalente sarà finalizzata alle attività con i gruppi organizzati e con le scuole di ogni ordine e grado (dalla scuola materna alle scuole superiori). Per agevolare le attività di gruppo la sala sarà allestita con scrivanie circolari, in modo da facilitare la
conoscenza e la comunicazione tra i partecipanti. Le attività di laboratorio saranno alla portata di ciascun partecipante: saranno messi a disposizione reperti fossili e particolari tipologie di minerali e gemme che i partecipanti potranno toccare e analizzare, percependo attraverso il tatto le diversità tra i vari oggetti.
La sala polivalente diventerà anche luogo di riunione e di convegno per conferenze scientifiche e divulgative. Tramite un piccolo investimento sarà inoltre possibile acquisire le apparecchiature necessarie per collegare l’attrezzatura da microscopia al monitor, per permettere la visione collettiva per i gruppi di lavoro.
La sala è già sede della biblioteca dell’associazione in cui sono conservati importanti volumi di carattere scientifico, che potranno essere consultati ed essere a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. Passaggio successivo per la valorizzazione di questo bene, sarà la digitalizzazione dell’archivio per permetterne l’accesso in rete.

Giunti alla fine della prima rampa, i visitatori incontreranno l’esibizione A1. Consisterà di un tavolino a cui saranno incatenati due campioni: un fossile ed un minerale. La natura duplice degli argomenti trattati dal museo si propone così in modo attivo al visitatore concedendo il primo contatto materiale e concreto con i fossili/minerali, tramite touching desk. Viene offerta, infatti, la possibilità di toccare con mano i campioni, di saggiarne la morfologia e osservare le differenze.

La fine della rampa di scale segna l’inizio di due differenti percorsi eleggibili dal visitatore: il percorso paleontologico ed il percorso mineralogico.
Il percorso paleontologico si svilupperà principalmente nelle sale, mentre il percorso mineralogico sarà tenuto nel lungo corridoio.

L’esposizione di entrambi i percorsi sarà conclusa con la straordinaria vetrina dei minerali fluorescenti, i quali verranno posti in fondo al corridoio. Questi minerali saranno disposti all’interno di una camera oscura che permetterà di apprezzare al
meglio i risultati dell’esposizione di questi campioni agli ultravioletti. I minerali fluorescenti apriranno alla Sala dei Paleo-Ambienti, tematicamente collegati dalla radioattività che caratterizza sia fossili, che specie minerali

La Sala Grandi Vertebrati Marini vedrà degli importanti rinnovamenti, con la creazione di un’esposizione più specifica sui grandi dominatori delle catene alimentari oceaniche del Cenozoico: i cetacei e gli squali.
Lo spazio centrale sarà occupato dal fossile di balena più completo presente in Europa, attorno a cui si svilupperà un iter illustrativo ed informativo legato al suo rinvenimento e alla sua estrazione, alla sua
anatomia e alle particolarità morfofunzionali dei cetacei misticeti (dotati di fanoni).
Sarà presentata una piccola installazione interattiva che permetterà di osservare un semplificato modello della produzione degli infrasuoni da parte di questi animali. Verrà realizzato un touching desk in cui alcune vertebre di balena fossilizzate ed alcune attuali potranno essere toccate per facilitare l’esperienza multisensoriale. Un punto spettacolare di questa esposizione sarà la teca con Chlamydoselachus (squalo serpente).
La sala dei paleoambienti rappresenterà il luogo in cui verranno descritti gli habitat preistorici e come questi si siano trasformati nel corso del tempo, fino ad
arrivare ai giorni nostri mostrandosi per quello che sono adesso.
Presenterà illustrazioni e diorami di 6 importanti paleoambienti toscani, arricchiti da fossili e minerali caratteristici degli ambiti mostrati. Al centro della stanza sarà inoltre presente una ricostruzione tridimensionale del territorio toscano e della collocazione geografica delle zone raffigurate.
Le scene rappresentate saranno relative a :
● Gli ambienti continentali della Val d’Arno, con la caratteristica megafauna;
● Gli ambienti litorali di spiaggia emersa di Campagnatico;
● La particolarissima zona di concentrazione tafonomica a crostacei di San Miniato;
● Gli ambiti di scarpata continentale e acque pelagiche di Pienza e Montalcino;
● I sedimenti di piana abissale di Castelnuovo Berardenga;
● Le situazioni di instaurazione di zoocenosi chemiotrofiche in prossimità dei termal vents e dei cadaveri delle balene.
Lo scopo di queste installazioni è quello di mostrare il graduale succedersi geografico dei paleoambienti nell’area territoriale toscana.

La digitalizzazione delle informazioni è un passaggio obbligatorio per rendere fruibile il contenuto della Mostra a chiunque valorizzando ed aumentando la possibilità di collaborazioni internazionali.

La Mostra Mineralogica e Paleontologica al G.A.M.P.S., affinché possa rimanere come punto di riferimento culturale per la collettività, ha dei costi di gestione.
Tali spese si dividono in due tipi: periodiche e una tantum.
Le spese fisse riguardano le utenze necessarie per poter frequentare la mostra: la corrente elettrica, il riscaldamento, la linea telefonica e internet, la risorsa idrica e la manutenzione ordinaria. La cifra si aggira attorno ai 3000€ annui.

Tra le spese fisse va tenuto da parte il discorso delle assicurazioni che riguardano i visitatori, la struttura, gli operatori e i materiali conservati. Ad oggi le spese assicurative sono onere dell’Associazione e ammontano a circa 3500€ annui.
Annoverate sempre tra le periodiche ci sono le spese inerenti la ricerca scientifica: viaggi, reperimento materiali di consumo e non, reperimento strumentazioni (microscopi, computer, altro), abbonamenti a riviste di settore, oneri di vario genere per un totale di circa 2000€ annui.
Insieme sono da considerare le spese riguardanti l’aggiornamento dell’offerta divulgativa: aggiornamento e redazione di nuovi poster esplicativi, manutenzione delle teche espositive, aggiornamento dei QRCode, sito internet, pagine sui social network, intorno ai 1000€ annui.
Infine sono da considerarsi le spese inerenti la manutenzione ordinaria dei locali della Mostra che si aggirano attorno ai 1000€ annui.
Il totale delle spese che ogni anno sono affrontate dal G.A.M.P.S. è quindi di circa 10.500€.
Per quanto riguarda la spesa una tantum, ad esempio i nuovi allestimenti, si tratta di acquisto di nuove teche espositive, la progettazione e la realizzazione di plastici e diorami, la realizzazione di pannelli esplicativi ex novo, il posizionamento
degli apparati tecnologici che permettano una visita adeguata alla proposta. Tali spese sono preventivabili attorno ai 10.000€.
L’associazione vuole richiedere ad uno o più finanziatori, anche con lo stile della “cordata”, la possibilità di recuperare i fondi per poter realizzare quanto in progetto e continuare, coprendo le spese di gestione, l’esperienza che proponiamo ai nostri visitatori; concepisce anche donazioni in forma anonima direttamente al codice IBAN dell’associazione IT97E0867338080023000035286 (BIC: ICRAITRRIP0) intestato a Associazione Culturale G.A.M.P.S., Piazza Vittorio Veneto 1, Badia a Settimo (Scandicci, FI), indicando nella causale l’intenzione della donazione.

 

 

 


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