Oltre duecentocinquanta alla cena per il memoriale italiano di Auschwitz

8 Marzo 20192min2172
Cena per memoriale

Oltre duecentocinquanta partecipanti hanno animato ieri, giovedì 7 marzo, la cena organizzata a Il Ponte per il finanziamento del restauro del memoriale italiano di Auschwitz.

Sono stati raccolti 1610 euro per quest’iniziativa che rientra nella campagna “Conserva la Memoria – Sostieni il restauro del Memoriale italiano di Auschwitz” organizzata fino al 27 marzo dall’Associazione nazionale ex Deportati nei campi nazisti Aned sezione di Firenze, da Unicoop Firenze, in collaborazione con l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia Anpi di Firenze, Arci Toscana, Comunità Ebraica di Firenze e Cgil Firenze.

Alla cena di ieri erano presenti i sindaci di Mauthausen Thomas Punkenhofer e di Scandicci Sandro Fallani.

Il memoriale – collocato inizialmente nel blocco 21 di Auschwitz – è stato trasferito a Firenze e sarà collocato a breve nel Centro Ex3 di piazza Bartali, ma prima della nuova sistemazione necessita di un restauro abbastanza oneroso a cui tutti possono contribuire, andando su www.eppela.com/conservalamemoria o donando alle casse nei punti vendita Coop.fi.

Il memoriale porta le firme di testimoni-autori del peso di Primo Levi, Lodovico Belgiojoso, Teo Ducci, Gianfranco Maris, che lavorarono a questo progetto insieme a Nelo Risi, Luigi Nono, Pupino Samonà e altri. “L’allestimento italiano era l’unica opera d’arte tra le esposizioni nazionali all’interno del Museo – spiega l’Aned – All’indomani della caduta del regime comunista in Polonia, i governi polacchi hanno a più riprese criticato il Memoriale, sostenendo che non è coerente con le nuove linee guida dettate dal Museo (peraltro parecchi anni dopo la realizzazione dell’opera). Il padiglione italiano infine è stato chiuso ai visitatori fin dal luglio 2011”.L’Aned ha difeso in ogni modo la propria opera d’arte affinché rimanesse allestita nel Blocco 21 di Auschwitz. Un contenzioso durato molti anni, fino a quando la direzione del Museo, sollecitata dal Governo polacco, ha lanciato un ultimatum: spostate il Memoriale, altrimenti lo smontiamo e lo chiudiamo nei nostri magazzini.

 


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