Politica, prime scintille fra candidati

5 Maggio 20193min2874
Chiara De Lucia-Tallarico
Pochi giorni fa la lista civica Aria che mancava, con Chiara De Lucia candidata a sindaco, pubblicava sul proprio sito un riferimento a un episodio di cui vi abbiamo già parlato la scorsa settimana e che si riassume proprio in quanto dichiarato dalla lista civica: “…Particolarmente curioso è poi il comportamento ambiguo di alcuni membri del Movimento 5 Stelle, che in più di un’occasione sono apparsi volenterosi di aiutare altri partiti”.
L’affermazione è riferita al fatto che due consiglieri uscenti del M5S, Tognetti e Fulici, si sono resi disponibili ad autenticare le firme di liste avversarie, per consentire – questo il succo della questione in base a quanto da loro spiegato – la massima opportunità democratica per tutti in un momento così “alto” come le elezioni comunali. Questa loro disponibilità è stata interpretata da qualcuno come doppio gioco o intrallazzi, che dir si voglia.
Il candidato a sindaco pentastellato, Bruno Tallarico, ha dunque replicato a quanto pubblicato da Aria che mancava: «Un’affermazione così generica, non può che produrre malcontento nell’elettorato del MoVimento 5 Stelle di Scandicci – ha spiegato Tallarico – e confusione nell’elettorato scandiccese in generale, lasciando intendere che il MoVimento si sia discostato dai suoi principi di trasparenza e indipendenza.
In sostanza, risulta lesiva dei valori e dei principi del MoVimento.
Devo naturalmente, e con estrema fermezza, dissociarmi da tali affermazioni che, tra l’altro, corrispondono a fatti che non mi risultano veritieri e provati.
È per questi motivi, oltre che per tutelare l’integrità e la coerenza dell’azione politica del Movimento 5 Stelle, che vado orgogliosamente e con onore a rappresentare (…) di aver chiesto una rettifica ufficiale di tali insinuazioni. Questo perché la “politica da cortile” non ci appartiene e non vorremmo farne parte ed anche perché nessuno può, impunemente e quasi in forma subliminale senza forse valutare a pieno il senso delle proprie parole, tentare di far passare il falso messaggio che il Movimento 5 Stelle sia stato o abbia tentato di essere o fare parte del “sistema”».

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