Tanto tuonò che piovve: la Giga di Scandicci licenzia tutti i dipendenti

8 Ottobre 20213min1268
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I nuvoloni di preoccupazione che nelle ultime settimane si erano addensati in maniera sempre più consistente sulla testa dei dipendenti della Giga Grandi Cucine di Scandicciquarantuno persone – hanno alla fine scaricato tutto il loro potenziale di problemi: la proprietà ha comunicato ai sindacati la messa in liquidazione dell’azienda e quindi il licenziamento di tutto il personale.

Stamani, venerdì 8 ottobre, sono stati proclamati uno sciopero e un presidio di protesta davanti allo stabilimento di via Pisana (nella foto di copertina) organizzati dalla Fiom-Cgil di Firenze insieme ai lavoratori. Iniziative che seguono lo sciopero della scorsa settimana (qui) e l’incontro fra lavoratori e amministrazione comunale della città della fiera due giorni fa (nella foto accanto).

Al presidio odierno hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, la giunta comunale, Iuri Campofiloni della Fiom-Cgil, il consigliere politico della Regione Toscana con delega alle crisi aziendali della Regione Toscana Valerio Fabiani, rappresentanti del consiglio comunale e del consiglio regionale. Rimane poi ovviamente in agenda, lunedì 11 ottobre, il tavolo in Regione sulla vertenza con sindacato e azienda.

Insomma, è vero che la Fiom aveva già allertato da settimane sulla possibilità che la vicenda finisse male – “Il dirigente della struttura, l’unico ruolo di riferimento ai tavoli per la proprietà, si è dimesso ad agosto” spiegava il sindacato, “la produzione di piani cottura e altre attrezzature prosegue in autogestione, ma a gennaio terminerà la cassa integrazione e non saranno attivati nuovi ammortizzatori sociali – ma certo non si pensava che la situazione sarebbe precipitata così rapidamente.

E’ una cosa inaccettabile nelle forme, nei modi e nei contenuti, per il mancato rispetto istituzionale e soprattutto del lavoro e della dignità delle persone – ha dichiarato in proposito Fallani -. Quanto accaduto è incredibile: eravamo d’accordo che lunedì avremmo presentato alla proprietà le proposte per aprire una fase di discussione anche per un’eventuale reindustrializzazione del sito, e per capire insieme alla Regione Toscana e ai sindacati come portare lavoro sul territorio in un segmento che sembra in crescita, perché questo non è un segmento in crisi. Saremo presenti al tavolo fissato per lunedì prossimo e resteremo al fianco dei lavoratori fino in fondo, per salvaguardare queste produzioni toscane di qualità”.


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